Force

Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele
Località: Force
Telefono: 0736373132
Email: segreteria@pec.comune.force.ap.it
Sito web: www.comune.force.ap.it

Force, situato a 690 metri s. l. m., è uno dei tanti balconi naturali del Piceno. Probabilmente deve il toponimo alla sua natura di luogo di passaggio, “forca”, tra le Valli dell’Aso, del Tronto e del Tesino. Fu fondato nel V secolo d.C. dalle popolazioni vicine, che vi si sarebbero trasferite per sfuggire alle invasioni barbariche dei Goti e dei Longobardi. La vicenda storica di Force prende forma tra i secoli X e XI, quando il castello entra nell’orbita giurisdizionale dell’abbazia di Farfa. Sin dal 1239 Force puntava a costituirsi come libero comune, ma dovette scendere a patti con le mire espansionistiche del comune ascolano, che in più occasioni ne ottenne la sottomissione; infine, rientrò sotto l’obbedienza dei rettori pontifici. Sottratto al Presidiato Farfense nel 1571, nel 1586 il castello di Force fu accorpato, da Papa Sisto V, al Presidiato di Montalto. Tramite Papa Pio VII, nel 1804 ottenne l’elezione al rango di città. Un’eloquente testimonianza dell’epoca medievale è data dall’imponente porta-torre di San Francesco (una delle tre porte d’accesso al paese), edificata nei primi anni del XIV secolo, a guardia della strada che conduceva verso Ascoli. La Chiesa di San Francesco, riedificata su una precedente struttura romanica nel 1882 su progetto di Giuseppe Sacconi, conserva la torre campanaria, più volte rimaneggiata, e i leoni stilofori dell’antico portale, riutilizzati per l’ingresso della canonica. In Piazza Vittorio Emanuele II: il settecentesco Palazzo Comunale, con portico e torre civica, e la Collegiata di San Paolo (XVII secolo), con l’abside romanica dell’antica chiesa Farfense (XII secolo) e le opere di Simone De Magistris. Vicino si erge il Palazzo del Priorato, con un loggiato ad arcate del XVI secolo. Il palazzo Canestrari ospita il Museo di Arte Sacra (Musei Sistini del Piceno) e il Museo del Rame. La Chiesa di San Taddeo presenta parte di una bifora romanica con pulvino lavorato a baccello, nonché l’arcaica statua lignea del Santo titolare, successivamente adattata a Crocifisso, databile intorno al XIV secolo. Di particolare interesse è il Villino Verrucci, realizzato in un eclettico stile orientaleggiante dall’architetto Ernesto Verrucci (1874-1945), che ottenne dal re Fuad I d’Egitto il titolo di Bey (governatore), in riconoscimento dell’opera svolta al suo servizio in qualità di architetto-capo. Tra gli edifici religiosi: il Monastero delle Suore Francescane, con un portale in cotto a fregio vitiforme e finestre in travertino. Infine, Force deve grande notorietà alla radicata e prestigiosa tradizione artigiana della lavorazione del rame. Caratteristico dei ‘ramai’ di un tempo era il linguaggio, conosciuto come ‘baccaiamento’ e ideato dagli stessi per comunicare durante fiere e mercati, per tutelare i discorsi da orecchie indiscrete.


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